We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.

ALBUM

by Bombay

/
  • Streaming + Download

    Includes high-quality download in MP3, FLAC and more. Paying supporters also get unlimited streaming via the free Bandcamp app.
    Purchasable with gift card

      name your price

     

1.
ACAB 04:15
Com'è la tua casa senza di me Magari più vuota Com'è la tua vita senza di me Magari più piena Stare con te non è mai stato facile Facile Cos'è che le tue amiche adesso dicono di me Che sono diventato padre E te odi ancora tutti gli uomini che ti guardano negli occhi e Dicono “Hey va tutto bene” Stare con te non è mai stato facile Facile E’ tanto che non ti si vede in giro Da quando stai con quel poliziotto Sei stanca, e non hai tempo da perdere, Con me Sei falsa, perché ancora non mi hai detto Che hai una storia Stare con te non è mai stato facile Facile E’ tanto che non ti si vede in giro Da quando sei andata a vivere con il poliziotto AA CC AA BB
2.
Francesco 02:40
Francesco devi smetterla, di farmi male Lo so che è solo boxe, che indosso il casco e il paradenti e che tu, che tu meni piano Francesco devi smetterla, di farmi male Lo so che è solo boxe, su questo ring facciamo sport, e non c’è niente di personale Francesco guarda che se vuoi ti dico cosa non andava tra noi Guarda è molto semplice, la tua era una questione di vendetta la mia di lontananza Però ti vedo bene, però ti vedo bene Sarà che mangi bene, hai ridotto le proteine, è la scelta migliore Francesco dai non fare il deluso, Francesco dai non mi tenere il muso È tutto inutile, alla tua età avresti dovuto capire che non c’è niente di male a stare male Francesco guarda che se vuoi, puoi restare tutto il tempo che vuoi, stretto nell'abbraccio E facciamo come i pugili quando fanno passare il tempo Però sei sempre bello, sei bello come il sole Ti guarderei per ore mentre provi le figure allo specchio e salti come un grillo Queste nostre lacrime Sembrano di sabbia ma lo senti come fanno tac quando cadono per terra Queste nostre lacrime sembrano di carta Ma lo senti come volano via, dalla finestra.
3.
Gli amanti 02:58
Gli amanti si coccolano come facevamo io e te quando ci siamo conosciuti Gli amanti litigano quando lo facevamo io e te venivano giù anche i muri Diamanti indistruttibili questo eravamo io te quando ci siamo conosciuti Fermati, fermati, vuoi aggiungere nient’altro, ti sembra tutto a posto No no, c’è dell’altro, hai perso per un attimo il controllo. Siediti e guardami oggi è il tuo compleanno e voglio festeggiarlo Siediti e chiudi gli occhi ho preso un anello e voglio regalartelo E se mi guardi così non c’è più niente da dire E se mi parli così non c’è più niente da dire Un cinema all'aperto e una sigaretta accesa male Le luci dei palazzi si spengono lontane E non vuoi tornare ma vuoi prendermi per mano e guardare indietro quello che eravamo Abbiamo lanciato i nostri corpi in alto sono ritornati giù, stiamo soffocando Siamo soli nella strada di notte e le gocce di saliva nella mia mano aperta amanti invincibili e il cuore batte forte come un martello.
4.
Te lo ricordi di quando siamo andati a vedere la onde del mare a Cabo Vicente e quando il sole è sparito mi hai detto che quello era stato il giorno più bello di sempre e le persone arrivavano e vedevano noi sugli scogli che ci volevamo bene te lo ricordi di come era bello girare col motorino a Cabo Vicente. E mi dicevi che volevi partire, che avevi pensato di lasciare i bimbi già due anni fa e ti dicevo che era meglio aspettare, fare finta di niente, fare finta di niente, non facciamogli male e che per stare insieme ci vuole pazienza tanta pazienza e un po’ di fortuna E la mattina mi alzavo e li vedo dormire come due bellissimi ricci di mare Stiamo parlando dei nostri bambini Stiamo parlando dei nostri bambini Stiamo parlando dei nostri bambini Stiamo parlando dei nostri bambini Te la ricordi la casa all’ultimo piano e la mattina nel sole ti potevi tuffare E poi l’asilo e gli amici, ti ricordi gli amici, e le feste in terrazzo, bevevi prosecco E quelle febbri la notte che non si dormiva ma era bello sapere che era tutto normale E la mattina mi alzavo e li vedevo dormire come due come due bellissimi ricci di mare Stiamo parlando dei nostri bambini Stiamo parlando dei nostri bambini Stiamo parlando dei nostri bambini Stiamo parlando dei nostri bambini E ti ricordi di quando ci siamo sposati e mi sono scordato di portare le fedi E ridevi e tenevi nelle mani le rose e nel cuore l’origano Stiamo parlando dei nostri bambini Stiamo parlando dei nostri bambini Stiamo parlando dei nostri bambini Stiamo parlando dei nostri bambini.
5.
Il cielo questo pomeriggio l’ha scelto tua madre A me piaceva quello grigio che abbiamo noi a Vigne Nuove Quando sei venuta dentro casa mia Hai trovato subito la porta spalancata Adesso non la troverai, adesso non la troverai Ho cambiato subito la serratura. Inferno sulla terra la coscienza sporca Le rondini che tornano sui tetti dei palazzi Mi parlavi dell’aurora e del giorno che comincia Ma adesso siamo in piena notte e il cielo sembra liquirizia Mi parlavi dei problemi dell’adolescenza Io volevo solo uscire dalla stanza. Pretendevi che tutte le strade Portassero a Roma, Portassero a Roma. Il filippino nella strada mi guarda in modo strano Forse è il sangue che gli gocciola da un taglio sulla mano Parlavi degli zuccheri della Coca Cola Mi dicevi troppi come in una fetta di torta Mi dicevi dei problemi della vita che vivevi Che ti piace fare tardi, poi la mattina ti alzi presto Pretendevi che tutte le strade Portassero a Roma, Portassero a Roma.
6.
Mauretto 03:47
Hai visto che è passato Mauretto E mi ha detto di dirti che se la fa sotto Di venire al rave Con te. Hai visto Mauretto è passato e ha detto Che anche tu domani hai le analisi E non ti conviene andare Al rave neanche a te. Ma come è bello avere un amico Che è come un fratello, come un fratello E non ti lascia mai Indietro. Oggi gli alberi sono rossi E le foglie iniziano a cadere Credo che forse è troppo presto Per parlare del Natale. Tutte le notti che non hai dormito Tutte le notti un esame di stato Anfetamina era il tuo migliore Amico Ho in mano la lettera che mi hai scritto A 20 anni quando vivevo a Boston Scrivevi che senza di me la città era freddissima Oggi gli alberi sono rotti Spezzati dalla tormenta Spero che tutto sia tranquillo A casa dei tuoi in campagna Nelle nostre tasche abbiamo soltanto poesie Anche se non ci ricordiamo quando le abbiamo scritte.
7.
Motown 03:08
Dicevi che qui è la nuova Motown, io potevo restare con te Chiuso a chiave, eravamo buoni amici Poteva funzionare. Il sacerdote mi vuole stuprare, superstar unite anche nel dolore L’acqua, qui non la beviamo più. ERA BELLA, LA CASA ERA BELLA La casa era bella sul pendio, sulla schiena di una balena Lutgarda, è un nome da bambina. E se qualcuno poi ci invitava a cena, tu rifiutavi sempre la nostra sfortuna, era un diamante nella bocca. LO SO, COME SI STA SULLE STELLE Lo so ci siamo stati tante volte I pomeriggi passati a giocare a ramino, con il rimpianto vicino La tv che trasmette Diario di un maestro I fine settimana la metropolitana, che ci portava al mare Per te un gelato alla pesca o una granita al melone. Lo so come si sta sulle stelle, Lo so ci siamo stati tante volte. La casa era bella con tante finestre e i vetri colorati su tutte le porte E tu che volevi suonare la musica punk Come ti senti in cuffia va bene? io non sento niente Vuoi che ti alzi un po’ le chitarre o non ti importa niente? Nei tuoi occhi ooh oooh, ci infilavo tutte le mani Nelle gambe oooh oohh, si vedevano le vene Nelle ginocchia oooh ohhh, sentivamo le formiche Ma le tue mani erano piene di aghi
8.
Poseidone 03:27
Hai imparato a stare sola, non è facile non è facile Soprattutto perdonare, non è facile per niente. Quante lacrime, quante lacrime, sono uscite dai tuoi occhi Soprattutto per amore, soprattutto per quello. Hai deciso che questa estate sarai la donna di Poseidone Quante giornate al mare baci a labbra salate Sarai disposta a sopportare. Hai comprato un appartamento con cucina e letto caldo Ma quante volte ci sei rimasta dentro senza nessuno accanto. Hai deciso che questa estate sarai la donna di Poseidone Quante giornate al mare baci a labbra salate Sarai disposta a sopportare. Forza e coraggio, forza e coraggio. Sei e sarai, sei e sarai Una leggenda, una radio che canta, un sasso sulla pancia ed un pensiero bello in testa Quarant’anni, quanti abbracci, sempre ricordati Che la bellezza è il fine ultimo di ogni gesto. Hai imparato a stare sola, non è facile non è facile Soprattutto perdonare, non è facile per niente. Quarant’anni, quanti abbracci, sempre ricordati Che la bellezza è il fine ultimo di ogni gesto. Hai deciso che questa estate sarai la donna di Poseidone Quante giornate al mare baci a labbra salate Sarai disposta a sopportare.
9.
Se vabbè 02:24
Se vabbè detta così sono capaci tutti E invece non è facile fare quello che abbiamo fatto noi. Eri così epica e fragile Quando ti infilavi le dita in gola e vomitavi anche l’anima. Eravamo piccoli, eravamo piccoli Respiravamo l’ansia di questa città, Eravamo stupidi, eravamo stupidi A perdere tutto quel tempo a litigare. Quante volte hai detto basta, che te ne volevi andare O quando mi dicevi che se andavo via ti suicidavi E se fissavo i muri era per distrarmi Dalle attenzioni continue nei tuoi confronti. Eravamo piccoli, eravamo piccoli Respiravamo l’ansia di questa città, Eravamo stupidi, eravamo stupidi A perdere tutto quel tempo a litigare. I pomeriggi sul terrazzo, a parlare di pianeti che ancora non abbiamo scoperto Mano nella mano guardavo di sotto e il pensiero di volare era all’ultimo posto. Eravamo piccoli, eravamo piccoli Respiravamo l’ansia dell’università, Eravamo stupidi, eravamo stupidi, Se avessimo saputo, che durava così poco Avremmo fatto lo stesso, gli stessi errori Perché il nero è sempre il nero e noi mischiavamo i colori Perché eravamo piccoli, troppo piccoli Per fare sul serio, Per crederci davvero.
10.
Il tuo asciugamano è fatto in Pakistan E ci penso ogni volta che lo uso Che non è questo il centro del mondo E ogni tanto con te me lo dimentico Quando ti alzi mi sembri Godzilla Ti muovi tranquilla dentro la stanza Quando dormo penso sempre a te Ti sogno che muori e non riesco a salvarti Si sono ancora qua Preparo colazione Si mi va mi va Facciamo colazione Vorrei essere un delfino E portarti sul dorso come fanno i delfini Vorrei essere un’astronauta E guardarti negli occhi da un altro pianeta Come dormi Nel letto nuovo Lo trovi comodo, lo trovi comodo Ti va di andare questo pomeriggio A fare una gara di tuffi al laghetto Si sono ancora qua Preparo colazione Si mi va mi va Facciamo colazione E tu dormi dormi Non posso fare tardi al lavoro E tu dormi dormi Domani sarà una bella giornata

about

this is ALBUM: my first album with a band.

credits

released April 24, 2020

Prodotto da Gabriele di Majo e da Edoardo Petretti

voce e chitarre: Bombay
drums: Marco Mirk
basso: Giacomo Nardelli
pianoforte e tastiere: Edoardo Petretti
ospiti del disco sono Francesco Forni, che ha suonato le chitarre in 5 e 8 e ha cantato un brano (Poseidone), Stefano Ciuffi (chitarre aggiuntive in 1,2, 10) e Umberto Smerilli al sax.
Registrato al Toto Sound di Roma da Marco Maracci nel mese di dicembre 2019
Mastering: Giancane.

license

all rights reserved

tags

about

Bombay Rome, Italy

Bombay from Torpigna with furore.

contact / help

Contact Bombay

Streaming and
Download help

Report this album or account

If you like Bombay, you may also like: